venerdì 25 febbraio 2011

Murasaki e... la saga scozzese

Certo! Ormai mio malgrado questa storia degli scozzesi è diventata una saga.

Perché non bastavano i problemi con le prenotazioni e la febbre prima della partenza, non bastava il giornalista ammalato e e la simpatica receptionist che mi ha addebitato l'intero ammontare della camera super-lusso dell'hotel a cinque stelle...

Quando pensavo di essermi ormai lasciata tutto alle spalle è arrivata la lettera.
Lunedì sera tornando a casa ho trovato una lettera della banca nella cassetta della posta che annunciava:

Gentile signora Murasaki,
abbiamo notato degli strani movimenti sulla sua carta di credito, probabilmente illeciti, perciò abbiamo deciso arbitrariamente e - naturalmente - senza consultarla, di bloccare la sua carta di credito ed emetterne una nuova che le arriverà nelle prossime settimane...

In preda al panico sono andata a controllare sul sito della carta di credito, ma i movimenti registrati erano i miei a Londra: L'hotel (sigh) - té e tazze da Whittards - pranzo da Wasabi. Oltre alla spesa all'Esselunga e così via...

L'unico dubbio era che ci fosse qualcosa di ancora non contabilizzato sul sito, perciò ho subito chiamato il servizio clienti.

Operatore: No signora Murasaki non ci sono altri movimenti oltre a quelli... ah è stata davvero lei a effettuare quelle spese?
Murasaki:... eh beh sì, insomma non è che ho speso 1.000 euro in un giorno e... poi comunque avreste potuto telefonare e chiedere conferma prima...
Operatore: Ma signora di sicuro la sua agenzia avrà provato a contattarla [giuro non ho ricevuto una telefonata che sia una] ma non trovandola... ehm nel dubbio avranno preferito bloccare la carta!!

"E va bene..." rispondo rassegnata, io però della carta di credito avevo bisogno.
Stasera parto per il Sud e dovevo acquistare i biglietti, ma potevo farlo solo online, perciò sono andata di corsa ad attivare una carta prepagata, che magari prima o poi torna comunque utile.

Insomma oggi parto per andare dai Nonni Calabresi, BUH lo abbiamo mandato in montagna con la zia Giramondo, lo zio Francese e i loro figlioli, così non pensa alla mamma che non c'è e respira un po' d'aria buona.
Sorellina dorme da Nonna Bea e Mr T un po' si riposa con il suo ginocchio malconcio.

Quanto agli Scozzesi: speriamo che questo sia stato l'ultimo capitolo della saga.

martedì 15 febbraio 2011

Murasaki e gli Scozzesi (2)



Gentile Signora TravelManager che (come già detto) di lavoro fai solo quello.

Ti scrivo per ringraziarti perché grazie a te quello che poteva essere un banale e noioso press trip mi ha riservato numerose sorprese prima, durante e persino dopo il suo svolgimento.
Certo, dopo lo scambio di data alla prima prenotazione e l'errore nell'inserimento del cognome del giornalista alla seconda prenotazione, potevo pensare che fosse finita lì e invece...
E invece al momento del check-out dall'hotel una simpatica receptionist mi ha addebitato sulla carta di credito (la mia personale) l'intero ammontare della camera super-lusso dell'hotel a cinque stelle in cui avete avuto la fantastica idea di organizzare l'evento per clienti e giornalisti.

Per fortuna sono arrivata prima del duo di giornalisti finanziari, così sono riuscita a evitare che la stessa sorte toccasse anche a loro.
Per fortuna, dopo qualche telefonata (non certo a te cara signora TravelManager che dato che si era già di sabato non eri nel tuo ufficio dove ti occupi soltanto di organizzare viaggi ed eventi vari) sono riuscita a rintracciare qualcuno che spiegasse a quella rincitrullita a cinque stelle che almeno le stanze dei giornalisti dovevano essere pagate direttamente dalla società che ci ospitava e non da noi...

Per fortuna, infine, dopo il check out e dopo aver depositato i giornalisti allo stadio di Twickenham per la disastrosa partita del sei nazioni, la mia giornata non è più dipesa dalla tua organizzazione, così mi sono fatta una passeggiata per Trafalgar Square, Picadilly e infine St James Park a rilassarmi al sole seduta su una panchina. Per fortuna.



Grazie ancora signora TravelManager e la prossima volta... beh la prossima volta vi mando il collega D

venerdì 11 febbraio 2011

Murasaki e gli Scozzesi

[Qualche settimana fa]
Email del Capo: Cari Murasaki e D. Tra qualche settimana, come sapete, il nostro cliente scozzese ci ha chiesto di portare un trio di giornalisti finanziari al suo evento a Londra... chi si offre per accompagnarli?
Email di D a Murasaki: vacci tu vacci tu vacci tu!!!
Murasaki tra sè e sè: direi che una bella notte in albergo superlusso libera dalla prole non mi dispiacerebbe.
Email di Murasaki al Capo: Se a D non dispiace posso accompagnarli io!!!

Mai decisione fu più funesta...
Naturalmente poco dopo abbiamo saputo che lunedì 7 febbraio avrebbero operato Mr T al ginocchio... ma era solo il primo presagio... La scorsa settimana scopriamo che la simpatica TravelManager del cliente (no dico una che di lavoro fa solo quello!!) aveva prenotato per il 25-26 febbraio invece che per l'11-12. E va bene! Cambia le prenotazioni... Ieri pomeriggio controllo le prenotazioni e scopro che quella di uno dei giornalisti: NON ESISTE!! Contattare il numero verde, e grazie per aver scelto la nostra compagnia aerea...

Ehm, Signora TravelManager che di lavoro fai solo quello, almeno inserire correttamente i cognomi noooo?!
Comunque il problema sembra risolto.

Come se non bastasse Sorellina e io ci siamo ammalate, ieri sono andata in ufficio con la febbre per finire le ultime cose, finché il Capo, non mi ha letteralmente buttata fuori perché andassi a casa a riposarmi un po'...

Oggi sto meglio, ma viste le premesse sono piuttosto in ansia per questo viaggio, speriamo che vada tutto bene... Figurarsi che i colleghi mi hanno detto: non telefonare quando arrivi, telefonaci dopo il check-in, giusto per sicurezza!!!

martedì 8 febbraio 2011

BUH e l'entomologia (3) ovvero le avventure di Isabetta la cavalletta

Isabetta la Cavalletta
Sì, avete capito bene, BUH ha, anzi aveva, un'amica di nome Isabetta, ed era - udite udite - una cavalletta.
Dico aveva perché è stata ospite a casa nostra per quasi un mese, poi un giorno ha deciso che era ora di riprendere la sua strada e l'abbiamo accompagnata nel prato sotto casa. Ma incominciamo dall'inizio.

Un giorno, verso fine novembre tornammo a casa e, spostando i pannelli delle tende del salotto, ci accorgemmo di lei. Se ne stava lì immobile aggrappata alla trama del tessuto bianco. Sembrava un po' spaesata, aggrappata là in alto, e scrutava tutto intorno come se si chiedesse in che strano posto fosse andata a finire.

BUH per un attimo fu spaventato, ma poi iniziò ad osservarla con attenzione e, quando si rese conto che in fondo in fondo era innocua, decise che era simpatica e che potevano anche essere amici. Così fu decretato e subito ci proibì di accompagnarla in terrazza come facciamo di solito con gli incauti insetti che si avventurano nella nostra dimora.
"Perché, mamma, fuori fa freddo, per questo la cavalletta è venuta a rifugiarsi a casa nostra!".
Come potevamo ribattere qualcosa? E poi pensavamo che finché se ne fosse rimasta a vivere sulla tenda non ci avrebbe dato alcun fastidio: decidemmo di darle anche un nome, così fu battezzata Isabetta la Cavalletta.

Da quel giorno Isabetta rimase con noi per circa un mese, fin quasi a Natale. Divenne una presenza così familiare che ogni volta che si nascondeva dietro la tenda, subito BUH diventava inquieto: Dov'è Isabetta? Dov'è? Se ne è andata via?
Imparammo a seguire le sue migrazioni da un pannello della tenda all'altro, le sue lentissime passeggiate a testa in giù lungo le guide di scorrimento dei pannelli, le audaci esplorazioni fino a metà tenda e ritorno.
BUH la salutava entrando in casa, mi chiedeva di cosa si nutrisse e se dovessimo provvedere noi oppure no (devo dire che credo abbia ripulito la zona dai vari moscerini e ragnetti che vi si annidavano dall'estate).
Persino Sorellina aveva capito che c'era qualcosa di interessante là in alto sulla tenda, perciò ogni volta che sentiva nominare Isabetta, iniziava a gesticolare concitata ed esclamava: E' là! E' là! E' là!

Infine, qualche giorno prima di Natale, all'improvviso Isabetta saltò sul pavimento, iniziò a esplorare il corridoio e con un balzo lo percorse quasi tutto. Capimmo che era giunto il momento per lei di riprendere la sua strada. Mr T la chiuse in un contenitore con un foro per l'aria e chiese a BUH di dirle addio.
"Nooo, non voglio, sigh sigh, io voglio che Isabetta resti per sempre con noi, umpfh!"
Lo abbiamo confortato e gli abbiamo spiegato che forse Isabetta aveva finito le scorte di insettini di cui cibarsi e che probabilmente, visto l'avvicinarsi del Natale voleva andare a trascorrerlo con la sua famiglia.
Pian piano BUH si è convinto, anche se avrebbe desiderato munirla di cappottino, dato che fuori in quei giorni era davvero tanto freddo e lei come se la sarebbe cavata senza di noi?
Già, come se la sarà cavata? Di sicuro è stata felice di tornare a saltare qua e là nel prato sotto casa. E Mr T dice che non appena aperta la scatolina in cui l'aveva riposta è balzata subito sul prato e poi ancora e ancora... allontanandosi sempre più nel buio gelido dell'inverno... Addio Isabetta, è stato bello averti con noi per un po'!!

sabato 5 febbraio 2011

Murasaki e la latitanza dal blog (3)

Davvero non so spiegarmelo. Non sono mai stata lontana dal blog per così tanto tempo, eppure è già passato più di un mese.

Qualche amica blogger mi ha scritto chiedendomi come stiamo, dato che è da un po' di tempo che non legge delle vicissitudini della famiglia Murasaki... l'ultimo mese è stato a dir poco intenso.

A metà dicembre Mr T si è rotto un ginocchio nientepopodimeno che appendendo le decorazioni di Natale. Stava appendendo il tradizionale pupazzo di neve alla porta, quando...scendendo dalla scala ha messo il piede in fallo e gli si è distorto il ginocchio. Risultato: da oltre un mese Mr T deambula con le stampelle, è dolorante e la vita è diventata più frenetica del solito.

Per sintetizzare l'ultimo mese: c'è stata la tradizionale settimana in montagna con la zia giramondo, la zia romagnola e, novità dell'anno, la zia del Giappone!! Ci sono state scivolate sulla neve, camini accesi, bagni alle terme e la cioccolata calda di Babbo Natale.

Per me e Sorellina c'è stata la gastroenterite virale e non ne siamo uscite che a metà gennaio.

Intanto Mr T è stato sempre peggio e finalmente lunedì lo opereranno.
Naturalmente non poteva finire qui, perciò io (che non faccio praticamente mai viaggi di lavoro) venerdì e sabato della prossima settimana porterò a Londra un terzetto di giornalisti finanziari a un evento con annessa partita Inghilterra-Italia del Sei Nazioni, abbandonando Nonna Bea e Nonno M in balìa di un Mr T convalescente, e di due bambini sempre più pestiferini. Per fortuna sabato la zia giramondo verrà a prendersi almeno BUH e lo porterà in gita sul lago, così i nonni e Mr T avranno un po' di tregua e lui si divertirà con il suo amico per la pelle Lollix.

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