lunedì 21 novembre 2011

BUH e lo sport

Lunedì mattina
BUH: Mamma quanti giorni mancano a venerdì?
Murasaki: Vediamo... oggi è lunedì, quindi mancano 4 giorni!

Martedì mattina
BUH: Mamma quanti giorni mancano a venerdì?
Murasaki: Vediamo... oggi è martedì, quindi mancano 3 giorni!

Mercoledì mattina
BUH: Mamma, è domani venerdì?
Murasaki: No BUH, domani è giovedì, mancano ancora due giorni.

Giovedì mattina
BUH: Mamma oggi è giovedì?
Murasaki: Sì!
BUH: Evvivaaaa, allora domani si va a basket!!

Venerdì sera
BUH: Ma domani è già sabato?
Murasaki: Sì.
BUH: Nooooo... ti prego ti prego ti prego... non voglio andare alla scuola di nuoto!!

BUH quest'anno ha debuttato nel mondo del cesto, o del micro-cesto vista l'età e le dimensioni del soggetto!
Già l'anno scorso avremmo voluto avviarlo a un'attività ludico-sportiva e avevamo pensato al nuoto, ma come insegnano le mamme di Milano e Hinterland è impensabile provare a iscrivere un bambino a nuoto all'alba dei primi di settembre.

Così ci siamo presi il nostro tempo per valutare quale fosse il corso più adatto al nostro ometto. BUH è un bimbo un po' fifone e rispetto ad altri suoi coetanei è sempre timoroso nei giochi che implicano l'interazione fisica con altri bambini, molto probabilmente a causa della sua costituzione mingherlina. Per questo ci sembrava importante scegliere anche un altro sport oltre al nuoto, che lo aiutasse a rendersi conto delle sue capacità fisiche.
Il calcio era escluso, perché a parte tifare blandamente per la squadra paterna, a lui il calcio non interessa e non è assolutamente portato, perché la palla preferisce afferrarla con le mani. Avevamo pensato al Rugby, ma nella nostra zona non ci sono scuole Rugby, così abbiamo optato per il mini-basket, che per i piccolini prevede una lezione a settimana... il venerdì per l'appunto.

Inizialmente lo abbiamo iscritto sia a nuoto (all'alba del 1° di luglio per non sbagliare) sia a basket, lasciando a lui la libertà di proseguire entrambi oppure di optare per uno soltanto dei due corsi.

Del basket BUH non sapeva quasi nulla, ma ancor prima di partecipare alla prima lezione si è dimostrato entusiasta della nuova avventura: ha raccontato a tutti i bambini della scuola che nel pomeriggio sarebbe andato a basket e che era una cosa super-fantastica.
L'entusiasmo è cresciuto quando nel suo gruppo ha incontrato tre amici della scuola materna e nonostante un tentennamento dopo la prima lezione, ora è sempre felice di andare al corso e tiene il conto delle lezioni fatte, tanto che è rimasto deluso, quando per una febbre ha dovuto saltarne una. "Noo - ha esclamato - così i miei amici sono già alla quarta lezione e io invece resto fermo alla terza...".

Per il nuoto la storia invece è un po'n diversa. L'entusiasmo iniziale è stato quasi pari a quello per il basket, ma poi...
Dopo la prima lezione già aveva cambiato idea perché non gli piaceva fare i tuffi e andare sotto con la testa.
Per non farlo rinunciare subito gli abbiamo detto che non era obbligato e abbiamo chiesto alla sua istruttrice di non fargli fare i tuffi. Grazie a questo compromesso è andato bene per due lezioni, poi però ne ha saltata una per febbre e le cose sono precipitate. La scorsa settimana ha fatto una tragedia, ma poi l'abbiamo rabbonito e ha fatto tranquillamente la sua lezione.
Ieri ha iniziato a piangere dal mattino, perché non ne voleva sapere di andarci, così (d'accordo con Mr T) gli ho spiegato che avrebbe dovuto seguire ancora altre due lezioni e che se per lui andare a nuoto è una tortura, non rinnoveremo l'abbonamento.
Nonostante questo spiraglio, alle quattro del pomeriggio ha iniziato di nuovo a piangere e urlare: NON VOGLIO ANDARCI ALLA SCUOLA DI NUOTO, VE L'HO DETTO!"
Poi però entrato in piscina ha fatto la sua lezioncina e l'istruttrice ci ha detto che per la prima volta è andato spontaneamente sott'acqua! Lui stesso, quando è uscito mi ha detto che era stata una bella lezione, ma alla domanda: "Allora sei sicuro di non rinnovare l'abbonamento?" Lui ha risposto con aria sicura: "No, io non voglio più andarci a nuoto!"

Davvero non sappiamo cosa pensare. Da un lato non vogliamo forzarlo a fare una cosa che non gli piace, dall'altro quando lo vediamo in piscina che bene o male si diverte e impara ad avere più confidenza con l'acqua vorremmo spronarlo un pochino e insistere ancora per un mesetto... Ma poi pensiamo alla tragedia che si ripete ogni sabato pomeriggio... e quindi non sappiamo cosa fare...
Intanto abbiamo ancora una settimana per prendere una decisione definitiva, sabato prossimo è la data ultima per rinnovare l'iscrizione.

8 commenti:

  1. Con Stima se ne era parlato di sport (http://stimadidanno.blogspot.com/2011/11/lultima-sbandata-e-poi.html). Credo che l'ultima parola sia solo loro e il nostro approcio sia quello di comprendere e assecondare i loro propositi. L'importante è fare spoer, è mini-basket va benissimo!

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  2. Io sono per il lasciare perdere, se proprio non vogliono... da noi la scuola è l'unico obbligo. Se scelgono di far qualcosa d'altro (noi proponiamo, loro ci danno una risposta) però devono portarlo avanti per tutto l'anno. Ciao, buon inizio settimana!

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  3. lascia perdere e riprova semmai all'arrivo dell'estate. Il mio novenne faceva uguale non ci voleva andare per niente poi in piscina faceva buon viso.. ma alla fine della prima serie abbiamo proprio dovuto smettere e ora fa pallamano!
    Però ogni mezzo anno io ci riprovo e un pezzetto per volta ora nuota abbastanza.
    mocaliana

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  4. Quoto i commenti delle altre, se non si sente non forzarlo...adoro nuotare in piscina in inverno ma non è così per tutti, riprova magari il prossimo anno o con la stagione più calda. se la prossima estate si diverte in piscina magari avrà voglia di farlo anche durante l'anno scolastico!

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  5. Difficilisssssssssimo questo momento. Mi sento di consigliare fiducia, fiducia in BUH, a volte i bimbi risolvono con spontaneità e sicurezza tutte le nostre ansie relative al loro destino. Nel caso andate in piscina tutti insieme, giocate, divertitevi, fate in modo che qualche volta le vostre scorribande acquatiche capitino contestualmente ai corsi per bambini, se proprio volete. Il nuoto è uno sport meraviglioso e modella meravigliosamente il corpo. Quello dei nuotatori è però un ambiente non sempre sano, posso dirlo per vissuto personale, per vissuto di amici e colleghi ma soprattutto per vissuto della mia compagna che all'epoca sfiorò le olimpiadi e che c'ha una carriera alle spalle. A una certa età si nuota troppo, troppo chiusi diventano i gruppi, troppo folli gli allenamenti; per questo mi permetto di ribadire - anche se la disciplina dello sport è importante in quanto tale - recuperate il lato ludico della cosa.

    Un abbraccio.

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  6. Grazie a tutti!

    Anche grazie ai vostri commenti, abbiamo riflettuto meglio sulla situazione.
    I fattori che spingono BUH a rifiutare il nuoto sono quasi sicuramente due:
    - L'acqua freddina "che non si riscalda mai!"
    - La carenza dal punto di vista ludico. Da quel che abbiamo potuto constatare, infatti, per quanto brave, le due istruttrici non riescono a stabilire un contesto sufficientemente ludico per i bambini.

    Il ragazzo che guida il gruppetto del mini-basket invece riesce a farli divertire, mettendo tutte le attività sul piano del gioco.

    A questo punto è sicuro che sabato sarà l'ultima lezione di nuoto per BUH e per l'anno prossimo si vedrà. Intanto noi lo porteremo in piscina quando possibile perché a lui in fondo sguazzare nell'acqua piace... è la scuola di nuoto che proprio non riesce a sopportare!

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  7. Le mie Shukorine in questo periodo vanno matte per l'hiphop e la salsa. Le ho dovute iscrivere anche se io avrei preferito un altro tipo di sport. Ma le vedo contente ed entusiaste, quindi... ho rinunciato all'idea di portare avanti il discorso del nuoto. Inoltre d'inverno è molto complicato portarle in piscina... tra il freddo, il fatto di dover uscire da lì con i capelli umidi, ecc. se ne riparlerà la prossima estate.

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  8. E' una scelta difficile... ma sicuramente qualche sport fara' bene ai bambini... spero che lui trova presto quello a cui si appassiona...

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Vi apro le porte della mia casa, siate educati e misurati nei vostri commenti.

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