giovedì 29 novembre 2012

L'esito del primo colloquio con le maestre

La scorsa settimana, come sapete, c'è stato il primo colloquio con le maestre di BUH, anzi inizialmente solo con la maestra di italiano/inglese, giacché quella di matematica era assente per motivi di salute.
Prima di raccontare quello che ci è stato detto da una maestra prima e dall'altra poi, ho dovuto raccogliere le idee, leggere e riflettere.

Credevamo che BUH fosse soltanto un bambino distratto e con la testa fra le nuvole, ma in classe si trasforma.
"BUH è un bambino molto intelligente, ingegnoso e creativo (si vede dai disegni che fa), è tra i pochi bambini che già hanno imparato a leggere e soprattutto capisce ciò che legge, ma SPRECA letteralmente il suo talento a causa del suo comportamento in classe... Dovete capire che noi arriviamo alla fine della giornata stremate dal suo comportamento".
Naturalmente siamo rimasti senza parole. Insomma BUH a scuola fa il buffone (lo splendido come dice la zia Giramondo), durante le lezioni fa battute ride, cerca in continuazione di attirare l'attenzione dei compagni facendo lo stupidino.
Come se questo non bastasse fa comunella con una compagna di classe che chiameremo Emy e nonostante le maestre li abbiano separati (mettendoli agli estremi opposti della classe) riescono comunque a far caciara.

Ma torniamo al colloquio. Innanzitutto la maestra ha cercato di capire insieme a noi come mai il piccolo si comporti in questo modo e riflettendoci un po' ho pensato che se cerca di attirare tanto l'attenzione in classe forse è perché durante il primo mese di scuola ha faticato molto a inserirsi in un gruppo che per lui era totalmente nuovo. A casa si lamentava spesso che gli altri bambini non lo facevano giocare con loro e che lui si ritrovava a giocare da solo, tanto che aveva voluto mettere in cartella delle automobiline da usare durante la ricreazione.
Lo avevo accennato alle maestre, ma a loro dire lui giocava tranquillamente con gran parte dei compagni e secondo loro andava tutto bene.

Il secondo passo è stato pensare a dei metodi per aiutarlo a mantenere più a lungo la concentrazione. La maestra ci ha suggerito di dargli dei tempi per l'esecuzione dei compiti e noi abbiamo anche creato un angolo tutto dedicato ai compiti nella stanza gialla (sì lo so non vi ho più aggiornato su come si è trasformata la casa... prometto che presto lo farò), in modo che la concentrazione sia favorita al massimo.

Ma questo basta? Non credo. Per lo meno, però, ora ha capito che genitori e maestre non sono entità totalmente scollegate e possono confrontarsi su quello che combina in classe.
Credo si fosse fatto l'idea che le fantomatiche NOTE di cui gli avevamo parlato prima della scuola, non fossero altro che un'invenzione di papà e mamma, così siamo stati sollevati quando la maestra ha annunciato che, finito il rodaggio, avrebbero iniziato a mettere le note ai bambini più indisciplinati.

Così giovedì (il giorno successivo al colloquio) BUH ha portato a casa la prima nota.
Quel giorno all'uscita c'era la maestra di matematica che ha parlato con Mr T della situazione, ma anche con BUH (applauso alla maestra!), spiegandogli che deve impegnarsi a comportarsi bene, perché è bravo e molto intelligente, ma questo a scuola non basta.

E' proprio quello che continuo a spiegargli anch'io, ma le sue risposte mi spiazzano. Ieri, dopo l'ennesimo commento negativo da parte della maestra, gli ho spiegato che deve cercare di concentrarsi e ascoltare la maestra durante le lezioni, altrimenti non riesce a capire che cosa deve fare e non può portare a termine i compiti (è capitato che li portasse a casa da finire).
La sua risposta disarmante è stata: "Va beh... oggi però mi ha messo bravissimo sul dettato!"


Insomma Mr T e io siamo spaesati e non abbiamo ancora capito quale sia il vero problema, perché probabilmente alla base di questo comportamento c'è una richiesta d'aiuto e ora dobbiamo capire come supportare BUH in questa nuova fase della sua crescita.

Intanto tra i miei colleghi c'è chi insinua l'ipotesi che BUH a scuola si annoi, ma è una teoria che non mi convince del tutto, voi cosa ne pensate?
E poi ho scoperto che anche altri amici, che a scuola materna erano abbastanza tranquilli, hanno avuto problemi con l'inserimento alla primaria e molte mamme danno la colpa alle maestre della scuola d'infanzia.
A me però non interessa dare la colpa a qualcuno, mi interessa soltanto aiutare il nostro ometto, ma la situazione non migliora e io e Mr T siamo piuttosto preoccupati.

9 commenti:

  1. Magari il piccolo BUH ha una intelligenza che non collima pienamente con le attese delle sue insegnanti! Molti postano le frasi che riportano che Einstein non andava bene in matematica o il tal premio nobel aveva avuto il consiglio di cambiare università. E se fosse semplicemente "differente" dalle attese delle sue maestre?
    :-)

    Kaisho

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  2. Io credo che abbia solo bisogno di ambientarsi e abituarsi al cambiamento. Anche le mie bambine hanno iniziato la scuola quest'anno e mi rendo conto che ogni bambino ha bisogno dei propri tempi. Passare dal gioco della scuola materna alla serieta' e alla compostezza delle elementari non e' facile ed immediato. Tanti bambini nelle classi delle mie figlie ne hanno risentito e devo ammettere che anche loro a volte sentono la mancanza del "solo giocare". Dagli tempo. Un abbraccio

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  3. secondo me è presto per preoccuparsi. per i piccoli iniziare la prima elementare è un trauma, e magari lui sta cercando il suo spazio.
    Io ci parlerei tantissimo, facendogli capire che così non va bene, soprattutto per lui.
    Secondo me ha solo bisogno di un po' di tempo!
    un abbraccia da mamma di seienne :)

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  4. Qui abbiamo lo stesso problema, paro paro. Lo stiamo risolvendo (pare, ma... work in progress...)avendo individuato che la questione riguardava il fatto che Alessio stava cercando il suo ruolo nella classe, cercando il consenso e facendo "il buffone", diciamo così... Abbiamo pensato che se si fosse creato della allenze in modo sano in classe si sarebbe ridimensionato. E quindi abbiamo iniziato a frequentare i suoi compagni fuori dalla scuola. Ho cercato di socializzare un po' di più con le mamme e organizzare un po' di tempo coi suoi compagni (un paio dìore il sabato, per esempio o un'oretta dopo la scuola)... devo dire che questa cosa sembra dare i suoi frutti... (Babiemme su Mad- Barbara Amaroli su FB)

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  5. Io ho delle idee un po' mie sulla scuola, ma vorrei dire una cosa:
    ma è solo un bambino di sei anni!!!
    Gioca, fa confusione, crea legami: che bello! E' vivo e vitale!
    Scusa, ma secondo me il problema lo hanno le insegnanti, e non tuo figlio.
    Io credo che caricare di troppo peso l'ingresso a scuola, che è già sufficientemente pesante, non possa avere alcun influenza positiva su un bambino.
    Le insegnanti dovrebbero avere l'empatia necessaria per capire quando i bambini hanno bisogno di uno stacco o di stimoli diversi da quelli che loro stanno inviando: stiamo parlando di bambini di 6 anni, mica di studenti universitari!
    Viva BUH!
    Buon tutto!
    :-)

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  6. Io penso che dovete dargli ancora tempo....almeno fino a Natale. Penso che non si trovi con i compagni, e cerca di attirare l'attenzione, facendoli ridere, ecc... Ma non c'è qualche suo compagno della materna nella stessa classe? Io cercherei di creare dei momenti di gioco con qualche nuovo compagno, così da aiutarlo a socializzare nel migliore dei modi. Naturalmente questo è un mio pensiero espresso solo leggendo il post, non conoscendolo dal vivo. Tuttavia io come genitore, se da una parte cerco di auitarlo, dall'altra sarei dura nel spiegargli che così a scuola non ci si comporta, ma conoscendomi sarei molto dura...

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    Risposte
    1. MdS è proprio quello che avevamo pensato anche noi, darci tempo fino a Natale e poi decidere cosa fare. Peccato che le maestre abbiano già richiesto un altro colloquio!!
      Quanto a noi lo tartassiamo ogni sera spiegandogli seriamente che non è sufficiente prendere buoni voti e che il comportamento è una parte fondamentale delle sue responsabilità scolastiche.

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    2. Ti auguro che Buh capisca presto che questo comportamento è controproducente x se stesso, soprattutto in un mondo scolastico rigido e pieno di regole. dai In bocca al lupo x il lavoro "psicologico" che state facendo.

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  7. Avete provato a chiedere al bambino cosa è che lo fa distrarre a scuola? Magari un approccio più diretto al problema, in cui sia lui il soggetto della discussione e non la scuola, potrebbe aiutarlo ad aprirsi e a correggersi! :0

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Vi apro le porte della mia casa, siate educati e misurati nei vostri commenti.

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