venerdì 23 gennaio 2015

«Ma voi come fate ad essere così felici?»

«Ma voi come fate ad essere così felici?»
Questo mi ha chiesto BUH l'altro giorno, vedendo le foto che, lo scorso sabato, ho scattato con una delle mie sorelle e due di miei nipoti sulle spiagge calabresi. Ci siamo infatti riuniti perché con l'anniversario della morte di papà, volevamo stare vicine a nostra madre.

«Ma voi come fate ad essere così felici?»
Ma come rispondergli? Gli ho spiegato che la vita va avanti, che ci siamo ritrovati per ricordare le cose belle del nonno, e che il nonno è sempre stato una persona allegra e solare e che mai avrebbe voluto vederci ancora piangere a un anno dalla sua morte.

«Però se ne hai bisogno tu puoi piangere...»
Lui ha pianto, ha singhiozzato forte, e io l'ho abbracciato finché non si è calmato. Anche se sono sicura che in cuor suo ci ha considerati degli insensibili, che non si curano del fatto che il suo adorato nonno non c'è più!

«Vedi la foto della nonna? - ha detto - Lei sorride, ma si vede che ha gli occhi tristi».
[Traduzione: Non come voi figlie e nipoti, ingrati che non siete altro!!]

La verità è che a volte mi vedo come mi ha visto BUH quel giorno. Mi sento un po' insensibile e ingrata, perché - a parte i primi mesi - non è che mio padre mi manchi tutti i giorni e tranne qualche momento particolare non mi commuovo ogni volta che lo nomino o che mi ricordo qualcosa di lui.

Poi però penso che mio padre è morto a 86 anni, che fino a circa due anni prima di morire, è sempre stato in gamba sia fisicamente sia mentalmente e che insieme a mia madre ha costruito una bella famiglia. Senza contare che è riuscito a veder sistemate (in termini di lavoro e famiglia) tutte le sue figlie e a conoscere ben sei nipoti, obiettivo non secondario per un padre di famiglia dei suoi tempi.

Alla fine credo che sia questo l'importante... anche se alla morte di un genitore non si è mai davvero preparati, sapere che ha avuto una vita serena e che ha raggiunto i suoi obiettivi ci rincuora e ce lo fa ricordare con meno tristezza, anche se sempre con un pizzico di nostalgia, non credete?

12 commenti:

  1. Credo che ogni perdita sia vissuta in modo diverso da persona a persona, ma anche nel tempo. Quello che senti oggi non è detto che sia quello che sentirai domani...
    Trovo la tua visione della cosa lucida e pacata e spero che ti accompagni per sempre

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    1. Diciamo, che dopo aver subito la perdita di una persona cara (mio cognato come già scrissi) di soli 49 anni, è più facile accettare in modo lucido la perdita di un genitore anziano...

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  2. La vita va avanti così superando i dolori e le perdite... ma la foto è bellissima!

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    1. Grazie Titti! In Calabria il tempo era splendido e abbiamo passato una bella mattina tutti insieme!!

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  3. Purtroppo è una cosa inevitabile e se si è vissuta una vita lunga felice non c'è da essere tristi.. BUH forse deve ancora assimilare il concetto che tutto ha necessariamente una fine e che allo stesso tempo lui stesso rappresenta l'impronta lasciata dal nonno.

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    1. È proprio quello che sto cercando di fargli comprendere poco a poco...

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  4. Nessuno è mai felice per la morte di una persona cara ma se pensando alla sua vita ci si rende conto che ha vissuto abbastanza per vedere crescere la sua famiglia, la famiglia dei figli e godere dei nipoti allora si pensa che ha vissuto bene.

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  5. Si, credo che tu abbia ragione. sapere che ha vissuto in pieno la sua vita, fa sì che non si cada nella disperazione. Mia mamma è morta a 62 anni. Era da due anni in pensione, stava progettando di comprare casa vicino a me, di godersi finalmente un po' di più la vita e invece nel giro di due mesi se n'è andata. Per me è stato tremendo. Ho sofferto tantissimo. Ancora oggi quando ne parlo piango.

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    1. Ti capisco Moky, è la sensazione che ho provato per anni ripensando a mio cognato (con cui sono cresciuta, dato che avevo 6 anni quando è entrato nella nostra famiglia), che se ne è andato all'improvviso a soli 49 anni... lasciando due figli adolescenti peraltro...

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  6. Il tuo e' un atteggiamento molto saggio, se cosi' non fosse la tristezza del bambino diventerebbe angoscia. La perdita di un nonno e' veramente dolorosa.

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    1. Faccio del mio meglio perché lui coltivi i ricordi belli legati al nonno!

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  7. Beeelli voi!! Sarò pazza, ma capisco quello che dici!

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Vi apro le porte della mia casa, siate educati e misurati nei vostri commenti.

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